Il dialetto pantesco ha colto quasi di sorpresa il pubblico
apriliano, perché è così che ha esordito Gianni Bernardo nel suo spettacolo “Il
Paese dei minnifuttu 2”.(una sorta di continuazione ideale del primo, rappresentato alcuni anni fa).
Il dialetto, davvero incomprensibile, lascia poi spazio per
gran parte alla lingua italiana, e tutto diventa di immediata fruibilità. Tra
satira e ironia, un affresco intrigante che narra la nascita e l’agonia della
fine di un isola meravigliosa,
Pantelleria, la "Perla Nera del Mediterraneo". Il viaggio ha inizio dolcemente e si
insinua negli aspetti multiformi di una terra che incanta per la straordinaria
varietà dell’aspetto naturalistico, per la tipicità di alcuni prodotti
gastronomici conosciuti in tutto il mondo, per la corsa dei cavalli e dei muli
che richiamava la gente di tutte le contrade, il quindici di agosto di ogni
anno, nel cuore dell’estate. L’attore in diversi momenti tenta di
sdrammatizzare, cercando la battuta che spezzi quel filo sottile di angosciosa
rassegnazione per qualcosa che era, e oggi non c’è più. Una realtà fagocitata dalle speculazioni edilizie, dalla corsa al soldo facile che ha annientato
risorse come l’agricoltura, in nome di una globalizzazione inesorabile,
ingiustificata. Il popolo pantesco,
denuncia Gianni Bernardo, è stato soggiogato dall’ignavia, dall’indifferenza, e
incapace di reagire, ha lasciato che altri si impadronissero dell’isola, finita
per lo più in mano ai turisti e agli architetti scellerati. Un grido di dolore
forte e chiaro, e l’amaro rimpianto per un passato che non può ritornare.
Ma è evidente che questo microcosmo altro non è che lo
specchio esatto di una realtà ben più grande, nella quale tutti,
indistintamente, ci troviamo. Cosa fare, dunque? allinearsi o piuttosto
restare fuori dal coro, e denunciare anomalie e vizi, lottare perché si sveglino
definitivamente le coscienze? Ed è proprio
questo è il messaggio finale: il protagonista, rifiuta i miseri
travestimenti per tornare se stesso e restare fedele ai propri ideali.
Sempre più brava l'attrice che ha affiancato Gianni Bernardo, Daniela Zeppetella.
Sempre più brava l'attrice che ha affiancato Gianni Bernardo, Daniela Zeppetella.
R. Angeloni
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