Sabato 22 Dicembre alle ore 19.30 nella Chiesa Arcipretale
di Aprilia si è svolto il tradizionale concerto di Natale “Candlelight” giunto
ormai alla XII edizione. Il concerto, si è aperto con
l’esibizione del Coro Polifonico
“LIBERI CANTORES” di Aprilia , diretto
dal M° Rita Nuti che ha proposto un
repertorio di brani sacri e della tradizione natalizia, accompagnati al
pianoforte dal pianista Riccardo Toffoli,
alle chitarre da Sergio Trojse e Gabriele Falcone. Con il coro di Aprilia si sono esibite le due collaboratrici musicali, il soprano soprano Maria Ausilia D’Antona e il contralto
Emanuela Della Torre . E’ intervenuto poi
il GRUPPO VOCALE CRISTALLO di Roma diretto dal M° P.
Melfa con un repertorio interamente a cappella di brani sacri natalizi. Una
serata all’insegna della buona musica e
nel pieno rispetto dei valori musicali della musica sacra, come ha evidenziato
Mons. Giovanni Cassata alla conclusione del concerto. Lo scopo della rassegna
come sempre infatti, è quello di
contribuire a conservare e diffondere la
cultura musicale sacra e natalizia di ogni epoca e di ogni nazione. Quest’anno
i Liberi Cantores si sono indirizzati ad un repertorio di musica contemporanea
senza tralasciare, comunque brani tradizionali passando dall’Halleluja di L. Cohen all’Hymn di O. Peterson, dal
Candlelight Carol di J. Rutter al Cantique de Noël di Adam.Il finale
è stato molto suggestivo :a lume di candela a cori riuniti, accanto alla voce
solista del soprano Maria Ausilia D’Antona,è stato eseguito in lingua tedesca, inglese ed
italiana il brano Stille nacht La serata è stata dedicata alla memoria del
compianto Sindaco D. D’Alessio con la registrazione live del concerto. Realizzata
con il patrocinio del Comune di Aprilia e grazie ai numerosi sostenitori è
stato possibile realizzare anche quest’anno la rassegna che oramai si è
consolidata fino a diventare un appuntamento atteso da tutta la comunità di
Aprilia. A conclusione dell’esibizione, il presidente dei Liberi Cantores Laura
Zardi, ha omaggiato il pubblico intervenuto con la lettura di un passo tratto
da“L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery, che racchiude le emozioni e le
sensazioni provate da ogni corista nel
momento di iniziare una performance musicale:” …ed ecco l’attacco. Ogni volta è
un miracolo. Tutta questa gente, tutte le preoccupazioni, tutti gli odi e i
desideri, tutti i turbamenti…gli avvenimenti più o meno importanti,…tutta
questa vita in cui ci trasciniamo fatta di grida, lacrime, risate, lotte,
rotture, speranze deluse e possibilità inaspettate: tutto questo scompare di
colpo quando i coristi si mettono a cantare. Il corso della vita è sommerso dal
canto, d’improvviso c’è una sensazione di fratellanza, di profonda solidarietà,
persino d’amore, e le brutture quotidiane si stemperano in una comunione
perfetta. Anche i visi dei coristi sono trasfigurati…Vedo degli esseri umani
votati al canto. Ogni volta è la stessa storia, mi viene da piangere, ho un
nodo alla gola e faccio di tutto per controllarmi, ma quando è troppo è troppo:
a stento riesco a trattenermi dal singhiozzare. E quando c’è un canone, guardo
per terra perché l’emozione è troppa tutta in una volta: è troppo bello,
solidale, troppo meravigliosamente condiviso. Io non sono più me stessa, sono
parte di un tutto sublime al quale appartengono anche gli altri, e in quei
momenti mi chiedo perché questa non possa essere la regola quotidiana invece di
un momento eccezionale del coro. Quando il coro si interrompe tutti quanti, con
i volti illuminati, applaudono i coristi raggianti. E’ così bello. In fondo mi
chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto.”
F.T.
www.libericantores.it - cell.3388756587
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