Se ne sta facendo un gran parlare. L'Astral, società privata che gestisce la manutenzione della strada statale 148 Pontina, per motivi legati a chissà quale rendiconto personale, anche se facilmente intuibili, ha imposto un drastico calo dei limiti di velocità rispetto a quelli attualmente in vigore, ovvero i 90 Km orari. Nel tratto che va dal chilometro 10,650 al chilometro 11,300 (nei pressi del Grande Raccordo Anulare), non si dovranno superare i 50 km/h. Il limite poi passa a 60km/h fino al chilometro 69,700 (da Roma fino a Borgo Piave). Sullo stesso tratto l’Astral impone ai veicoli di massa superiore a 3 tonnellate e mezzo il divieto di sorpasso. L’ordinanza entra in vigore dalla mezzanotte del 6 maggio.
Al di là delle motivazioni, che non sono certo legate a un intervento permanente di sicurezza e di tutela della vita umana, a me pare che finalmente, almeno per qualche tempo, si comincerà a viaggiare "con lentezza"; quella lentezza auspicata da chi da tempo immemorabile sta combattendo una battaglia impari contro l'alta velocità. Di commenti personali, ne ho sentiti, e mi fanno francamente rabbrividire.Inoltre questo provvedimento ha gettato nello sconcerto e in uno stato di incipiente depressione moltissime persone: i primi ad aver prenotato una visita dallo psicanalista sono i proprietari di suv e macchine che volentieri viaggiano su questa arteria a 130 km orari; seguono motociclisti, tir, autoarticolati e via dicendo. Ne avessi sentito uno, dico uno, a confortarmi e a sostenermi in questo stato di grazia in cui mi sto gongolando appena appresa la notizia.
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