Senza istituzioni che abbiano fattivamente ed economicamente contribuito ( non c'è trippa per gatti), senza risorse cospicue, senza incentivi che alleviassero l'enorme fatica per mettere su una manifestazione che farà parlare di sé a lungo, l'Associazione Filarmonica Città di Ardea, grazie alla passione per la musica e per la gente, è riuscita miracolosamente a dar vita a una kermesse di tre giornate, nelle quali la protagonista assoluta è stata la musica jazz, un genere che erroneamente viene definito " per pochi", quando invece, grazie a un'intelligente e programmata selezione, il cielo e l'aria della città antica, si sono riempiti di note che sono realmente arrivate al cuore di tutti. Gruppi di straordinari professionisti si sono alternati sul grande e piccolo palco, e le varie declinazioni del jazz, dagli standard degli anni quaranta al cool più futurista, hanno colpito e affondato il numerosissimo pubblico venuto da ogni parte per ascoltare, per conoscere, per commentare. A fare da cornice, le antichissime mura di pietra tufacea e lo spirito del buon Enea che ha sbaragliato Turno e ne sposò la promessa Lavinia, dando vita alla Gens Giulia. Che dire? Un augurio che questa rassegna veda di nuovo la luce il prossimo anno. Nulla da eccepire, era tutto perfetto, grazie al Direttore Artistico Raffaele Gaizo, al Presidente Patrizia Andreoli, e alla solerzia di tutti i musicisti della Filarmonica.
Roberta Angeloni
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