La tre giorni dei Salotti Culturali Apriliani "Domenico D'Alessio" si è conclusa felicemente, nonostante le aspettative non proprio rosee a causa della concitazione dei preparativi. L'incalzante pressione dei tempi troppo stretti hanno condizionato non poco l'organizzazione, curata dall'Associazione Vaso di Pandora, ma il desiderio di dare continuità a questa kermesse ha preso il sopravvento, con il conforto degli operatori culturali apriliani che hanno aderito come sempre numerosi ed entusiasti. Nell'atmosfera avvolgente e silenziosa del Parco della Pinetina, e una scenografia sempre più suggestiva curata dall'Associazione Arte Mediterranea di Antonio de Waure, la quinta edizione dei Salotti ha voluto arricchirsi di presenze di nomi prestigiosi, che hanno regalato un valore aggiunto a quello che è diventato un appuntamento imperdibile. La gioia di aver avuto ospiti illustri è stata grande, la partecipazione ancor più sentita. Il pubblico ha apprezzato la presentazione del brillante scrittore Errico Buonanno, l'intervento affabulatorio del Prof. Marco Nocca, dell'Accademia di Belle Arti di Roma, la grazia e la competenza della Dottoressa Donatella Caramia, autrice di uno studio sugli effetti della musica, in collaborazione con il maestro Ennio Morricone. Uno scrittore milanese, Stefano Medaglia, ha affrontato un lungo viaggio per presentare la sua opera proprio nella nostra città. E a tutto questo si sono alternati autori e associazioni apriliane, da sempre attive e vive sul nostro territorio; a fare da corollario, i colori e i suoni della danza e della musica, sempre di altissimo livello. "Noi non ci fermeremo mai": questo sembra essere il motto delle persone che amano fortemente questa città e, giurano, hanno tutta l'intenzione di estendere questo folle amore anche a coloro che per pigrizia, distrazione, poca conoscenza delle risorse, stentano ad amarla. I salotti proseguiranno, con incontri dedicati, durante tutto l'inverno, e la prossima primavera, e l'estate, e ancora, l'autunno. Sempre. Nessuno fermerà la cultura.
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