venerdì 11 febbraio 2011

Aprilia ospita i discendenti di un grande eroe


Un’opportunità straordinaria per alcuni studenti della Scuola Media Gramsci di Aprilia, quella di aver conosciuto i discendenti diretti dell’eroe Giuseppe Garibaldi, e aver potuto così aggiungere un tassello importante a una ricerca storica che i ragazzi hanno realizzato nell’ambito del progetto “Aprilia raccontami”.
Ideato dall’insegnante Barbara Pedrazzi e sostenuto dal Dirigente Scolastico Maria Nostro insieme ai docenti Elena Ciriaco, che ha coordinato l’evento e Margherita Campolmi, Cinzia Pedrazzi, Raffaella Fusciello, Alessandro Procaccioli, Onorio Zaralli, il progetto nasce in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura in occasione dei festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione di Aprilia e per il 150° dell’Unificazione Italiana.
Discorrere amabilmente e ascoltare le testimonianze della Signora Stefania Ravizza Garibaldi e della Signora Costanza, hanno avvicinato ancor di più i ragazzi a due personaggi assoluti protagonisti del Risorgimento, Giuseppe e Menotti Garibaldi. Gli studenti hanno accolto con grande interesse le narrazioni, gli aneddoti, il momento storico in cui Menotti decise di scegliere come residenza di campagna il Casale di Carano, nel territorio apriliano, quello stesso luogo dove ora riposa insieme alle sorelle, e che oggi è meta di visite da parte di studenti e appassionati di storia.
Dalla scelta del colore delle divise dei garibaldini, alla scodella dove Anita bevve l’ultimo sorso di brodo prima di morire, quello stesso piatto che venne crivellato di proiettili perché nessuno vi potesse mangiare, e conservato come una reliquia, alle foto delle figlie di Menotti, le “Signorine Garibaldi”, all’albero genealogico per capire un po’ di più su quella che è stata una famiglia che ha conservato inalterati nel tempo gli ideali di un secolo e mezzo fa. Quegli ideali che si fondono perfettamente nel modus vivendi odierno e arrivano come monito ai giovani, che non possono non conoscere né dimenticare le loro origini,una storia nella quale uomini veri hanno combattuto per un idea di libertà, unità, ma anche di eguaglianza sociale.
All’evento hanno presenziato il sindaco Domenico D’Alessio e l’Assessore Patricia Renzi. Unica nota negativa è il fatto che la Manifestazione sia stata circoscritta a un numero esiguo di persone, quando sarebbe opportuno che a beneficiarne sia l’intera cittadinanza. Perché buoni propositi fanno fatica a decollare? E’ un limite da tenere in seria considerazione per dare una svolta davvero “culturale” a questa città.
Grazie comunque a coloro che si sono adoperati per questa giornata davvero indimenticabile.
Roberta Angeloni

Nessun commento:

Posta un commento