venerdì 5 ottobre 2012

Giuseppe Cau - il Mito, il Pilota, la Leggenda




Domenica 30 settembre 2012, presso la Sala Manzù della biblioteca comunale di Aprilia, nell’ambito dei “Salotti Culturali Domenico D’Alessio” è stato presentato il libro “Giuseppe Cau – il Mito, il Pilota, la Leggenda”.

 Scritta a quattro mani dai due autori apriliani Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino, quest’opera, ritagliandosi un posto di tutto rispetto nell’universo letterario sportivo, è stata la realizzazione di un sogno: riuscire ad inserire un tassello mancante nel grande mosaico che rappresenta la Vespa.
 Agli autori, irriducibili innamorati della creatura a due ruote di Corradino D’Ascanio, è andato il prestigioso riconoscimento culturale “San Michele Arcangelo”, consegnato dall’Assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Aprilia, Pasquale De Maio.
Presenti anche l’Assessore alla Cultura Fabio Malecchi e il Sindaco f.f. Antonio Terra, che è stato omaggiato di una copia del libro con dedica autografa del protagonista Giuseppe Cau e degli autori.
 Per l’occasione, insieme ai due autori, è intervenuto anche il V. Presidente del Vespa Club Aprilia, Prof. Edmond Galasso, co-fondatore dell’Università Popolare di Roma, presso la quale riveste attualmente la carica di membro del Senato Accademico.
 Il libro racconta la simbiosi tra il pilota e la sua ``Due Ruote``: un connubio indissolubile, che ha visto il suo inizio nel lontano 1946, quando Giuseppe Cau era poco più di un ragazzino alle prime armi.
 Classe 1928, romano di nascita, pontederese d'adozione, Giuseppe Cau fu chiamato in Toscana da Enrico Piaggio in persona, dopo averlo visto correre per le strade della Capitale.
 E’ stato l'eroe del Reparto Corse della Piaggio. Quello capace di dimostrare che, oltre a irradiare il suo charme dalle strade della “Dolce Vita”, dai film e dalle pubblicità, la Vespa poteva anche vincere le gare.
 «Questo ragazzo - disse il dottor Enrico Piaggio al suo concessionario romano Luigi Di Gennaro - dobbiamo portarlo su a Pontedera e fargli fare pratica sulle Vespa da corsa”.
 Detto fatto, nel dicembre del 1948 Giuseppe arrivò a Pontedera e non se ne andò più.
 Fu assunto ufficialmente il 16 febbraio del 1949 nel reparto sperimentale, l’anticamera della Squadra Corse Ufficiale.
 I migliori anni della sua vita li ha passati a far meraviglie sopra le selle delle Vespa da corsa.
 Decenni in Piaggio passati a correre, sviluppare prototipi, collaudare le soluzioni degli ingegneri, a portare a spasso per lo Stivale lo scooter del Miracolo economico.
 La sua storia è fortemente intrecciata con quella di Pontedera, della Piaggio e della famiglia Agnelli.
 E’ stato testimone e artefice di un’epopea irripetibile che l’ha visto protagonista, in sella alla sua Vespa, di una serie impressionante di imprese memorabili culminate con il trionfo nella XXVI Edizione della “Sei Giorni Internazionale di Varese” svoltasi dal 18 al 23 settembre 1951, dove il fantastico e leggendario squadrone Piaggio si aggiudicò ben dieci medaglie d’oro, contribuendo in modo determinante alla nascita di una leggenda e dando lustro internazionale al marchio e all’eccellenza italiana. Avevano le 125 Sport: modelli ormai leggendari che, da Varese in poi, in onore di tutto quel nobile metallo, vennero chiamati “Sei Giorni”.
 Una storia lunga una vita, che appassionerà non solo gli amanti della “Signora a due ruote della Valdera”, attraverso un tuffo nel passato, sull’onda dei ricordi di quell’instancabile pilota, eterno ragazzo, che al “Mito” ha dedicato tutto se stesso e che ancora oggi, dopo quasi settant’anni passati insieme a Lei, vive in sella alle emozioni con l’entusiasmo del primo giorno.
 Attualmente Giuseppe Cau (unica persona al mondo insignita dell’onorificenza di Cavaliere per meriti “vespistici”), vive a Fornacette, una frazione del Comune di Calcinaia (PI), ad una manciata di chilometri dalla città che lo ha adottato.
 Edito dalla “Cld Libri” di Pontedera, il libro è stato presentato in anteprima nazionale lo scorso 15 luglio in Aprilia, in occasione del XV Raduno Nazionale Vespa, alla presenza dell’illustre protagonista.
 Sarà oggetto di ulteriore presentazione in occasione dell'incontro previsto per sabato 27 ottobre 2012, nel corso della manifestazione denominata emblematicamente "La Toscana e la Vespa…Guardiamo al futuro senza dimenticare il passato".
Organizzata dal Vespa Club "Il Ponte Mediceo" di Ponte a Cappiano (FI), sarà patrocinata dalla Fondazione Piaggio e dall'amministrazione comunale della città di Fucecchio (FI).
 Domenica 28 ottobre 2012, presso il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli” di Pontedera, è previsto l’appuntamento più importante: la presentazione ufficiale del libro, alla presenza dei vertici della Fondazione Piaggio, del Vespa World Club e del Vespa Club Italia, proprio nei locali che la Vespa l’hanno vista nascere.
 A breve il libro verrà tradotto in lingua inglese e destinato al mercato internazionale: un libro da collezione e una soddisfazione tutta apriliana.
 Una realtà, quella di Aprilia, sempre più consapevole che la Cultura deve essere il comune denominatore fra le numerose associazioni presenti sul territorio, con l’augurio che passioni ed interessi diversi si incontrino per dar vita a progetti futuri di collaborazione.
L'autore Vincenzo Carlino

L'autore Fabrizio Valeri

L’Assessore Pasquale De Maio, la conduttrice Roberta Angeloni, il Prof. Edmond Galasso, la conduttrice
Maria Ausilia D’Antona, gli autori Cav. Vincenzo Carlino e Fabrizio Valeri

L’autore Vincenzo Carlino e l’Assessore Pasquale De Maio
L’autore Vincenzo Carlino e il Sindaco f.f. Antonio Terra

L’autore Vincenzo Carlino, il Sindaco f.f. Antonio Terra, l’autore Fabrizio Valeri

Gli autori Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino con il Prof. Edmond Galasso

La conduttrice Marina Cozzo, il Prof. Edmond Galasso, la conduttrice Maria Ausilia D’Antona


Si ringraziano il Sindaco f.f. Antonio Terra, l’Assessore Pasquale De Maio, l’Amministrazione Comunale; il Presidente dell’Associazione Culturale “Vaso di Pandora” Gabriele Falcone; le conduttrici della manifestazione Maria Ausilia D'Antona, Marina Cozzo, Roberta Angeloni.

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